giovedì 28 luglio 2011

Sta per finire l'era Amazon? Da settembre una legge vieterà gli sconti sui libri superiori al 15%

Il 1° settembre entrerà in vigore la Legge Levi sul prezzo dei libri nata su iniziativa del parlamentare Ricardo Franco Levi del Pd.

"(...) La legge limita al 15% lo sconto che le librerie, comprese quelle on-line, possono fare ai loro clienti e vieta alle librerie di fare delle promozioni (in altri settori merceologici si chiamerebbero saldi) sui loro stock, se non quando si verificano condizioni assai stringenti (libri pubblicati da più di venti mesi e che non siano stati movimentati da sei mesi).
Le promozioni possono essere proposte solo dagli editori, che sono tenuti a offrirle con le stesse condizioni a tutte le librerie. (...) Inoltre le promozioni fatte dagli editori non sono

permesse durante il mese di dicembre, non possono essere ripetute nell’arco dell’anno solare e non possono superare lo sconto del 25%." [dal blog Legge sul prezzo del libro]

Il testo attuale della legge ha subito modifiche sostanziali in seguito alle proteste dei piccoli editori.
Quando la legge veniva discussa in Parlamento molti piccoli editori hanno firmato un appello nel blog Legge sul prezzo dei libri curato dai Mulini a vento (le case editrici Donzelli, Instar libri, Iperborea, La Nuova Frontiera, minimum fax, nottetempo e Voland).
I piccoli editori hanno ottenuto l'inserimento nel testo della legge del tetto di sconto del 25% (nella proposta di legge non c'erano tetti di sconto) e la non reiterabilità delle campagne promozionali.

La legge non è ancora stata firmata dal Presidente della Repubblica. Su Chicago Blog c'è una petizione con la quale viene chiesto al Presidente della Repubblica di non firmare la legge.


La nuova legge avrà ripercussioni anche nel settore dei fumetti.
Le fumetterie non possono fare sconti troppo alti perché i fumetti che ricevono dai distributori sono scontati del 35% circa. La fumetteria paga circa 6,50 euro un fumetto che ha il prezzo di copertina di 10 euro. Per le fumetterie è impossibile fare sconti troppo alti e confrontarsi sul piano della scontistica con colossi come Amazon o con le grandi catene di librerie.
Il tetto degli sconti, e la conseguente parificazione fra vendita online e in negozio, potrebbe avere ripercussioni su Amazon, entrato nel mercato italiano solo da pochi mesi. Amazon acquista i libri e i fumetti con uno sconto superiore al 35% che gli permette di fare promozioni molto aggressivee vendite ordinarie con sconti piuttosto alti.
La nuova legge potrebbe mettere i bastoni fra le ruote a questo canale distributivo che si è affermato come alternativa valida ed efficace all'inefficiente Pandistribuzione (principale distributore per fumetterie). Molti fumetti bloccati nell'imbuto di Pandistribuzione hanno trovato uno sbocco verso i lettori grazie alla vendita online (e anche grazie agli sconti molto alti, va detto).
E' impossibile prevedere come si comporteranno i clienti di Amazon. Potrebbero ritornare nelle fumetterie e librerie oppure potrebbero rivolgersi ai siti stranieri. Potrebbero anche continuare ad acquistare su Amazon, visto che il sito potrà continuare a praticare sconti del 15%.
E' più facile prevedere che i clienti delle librerie saranno meno allettati dall'acquisto online perché sconti e promozioni nei due canali di vendita saranno identici.

7 commenti:

  1. "Se da un lato la nuova legge creerà delle condizioni favorevoli alla prosperazione delle fumetterie"

    Questa frase che avevo scritto a caldo mi sembra molto (troppo) ottimista.
    A parità di scontistica penso che molti potrebbero passare da Amazon alle grandi catene di librerie.
    Le fumetterie mi sembrano comunque tagliate fuori da questi assestamenti del mercato perché non possono fare sconti troppo alti (15%).

    Mi sembra una legge fatta per proteggere le grandi catene di librerie dall'arrivo di Amazon.
    La tutela dei piccoli non c'entra nulla.

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  2. I piccoli editori hanno ottenuto l'inserimento nel testo della legge del tetto di sconto del 25% (nella proposta di legge non c'erano tetti di sconto) e la non reiterabilità delle campagne promozionali.

    15% non 25 ...

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  3. Il 15% del titolo è riferito allo sconto ordinario che può essere fatto a discrezione dalla libreria o dal sito.

    Il 25% di sconto può essere fatto solo per un mese e una volta all'anno su iniziativa della casa editrice. Inoltre l'editore deve offrire le stesse condizioni a tutte le librerie e siti.
    Quindi:
    - un sito non può fare lo sconto del 25% di sua iniziativa;
    - quando farà uno sconto del genere ci sarà certamente la concorrenza delle catene di librerie che aderiranno.

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  4. Inizialmente ho scritto questo commento:
    "La ripercussione principale nel settore dei fumetti sarà l'affossamento di Amazon, entrato nel mercato italiano solo da pochi mesi. Se da un lato la nuova legge creerà delle condizioni favorevoli alla prosperazione delle fumetterie, che da tempo subivano la concorrenza della grande distribuzione in grado di fare sconti altissimi, dall'altro lato metterà i bastoni fra le ruote a un importante canale distributivo (la vendita diretta online) che si era affermato come alternativa valida ed efficace all'inefficiente Pandistribuzione (principale distributore per fumetterie).
    Molti fumetti bloccati nell'imbuto di Pandistribuzione avevano trovato uno sbocco verso i lettori grazie alla vendita online."

    Lo ho eliminato e sostituito perché non mi piaceva.

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  5. Osservate quanto c'è scritto in questo articolo del Corsera, sembra che Amazon sia battagliera...

    http://archiviostorico.corriere.it/2011/luglio/29/Mille_firme_contro_legge_sul_co_9_110729045.shtml

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  6. E forse un motivo c'è, in questo articolo di Affari Italiani - scusate lo ho trovato solo adesso - che per altri versi riporta alcune interessanti discussioni che stavo seguendo sulle pagine di Repubblica riguardo il mercato librario ( in particolare quella di pubblicare meno titoli ma più validi) c'è un riferimento all'introduzione da parte di Amazon nel nostro mercato di una soluzione ben interessante:

    ...il "Marketplace", attraverso il quale chiunque potrà presto vendere sulla piattaforma Amazon beni di qualsiasi tipo (da agosto anche libri, musica e film) in cambio di una percentuale che va dal 7 al 15% (il costo dell'abbonamento mensile è di 39 euro + Iva, ndr). ....


    http://affaritaliani.libero.it/culturaspettacoli/e_se_fosse_proprio_amazon_a_salvare_librerie_indipendenti290711.html

    E' vero che i costi di abbonamento sono alti ( ed E bay è gratuita, ma altrettanto vero che la piccola editoria e le fumetterie potrebbero trovare un accordo...

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  7. mentra tutto il mondo liberalizza solo in italia le caste proliferano pure in tempi bui come questi! Spero comunque i soliti soloni la smettano di chiedersi perchè da noi si legge poco visto che all'estero i libri costano meno della metà e che l'edizione economica è disponibile contestualmente alla copia in brossura.

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