giovedì 12 novembre 2009

Hulk: The End di Peter David e Dale Keown (seconda parte)


Clicca qua per leggere la prima parte dell'articolo.

Banner è anche presuntuoso. La razza umana è famosa nel cosmo per la sua spietatezza e crudeltà, e così le razze aliene vedono la sua estinzione come la liberazione da un male e da un pericolo. Per assicurarsi che gli uomini scompiano per sempre, smettendo finalmente di minacciare l'Universo con la loro esistenza, gli alieni inviano sulla Terra un Registratore, cioè un robot incaricato di assicurarsi che gli uomini muoiano proprio tutti, fino all’ultimo.
Il Registratore si limita ad attendere che Banner/Hulk muoia per poter dare la lieta novella agli alieni, ma Banner, l’ultimo uomo, fraintende le intenzioni degli extraterrestri e chiede al Registratore se lo scopo delle osservazioni è imparare dagli errori dell’uomo.
Dopo che la razza umana ha dimostrato tutta la sua stoltezza devastando la Terra, Bruce Banner si illude che gli uomini abbiano qualcosa da insegnare… Non è affatto così e il Registratore stesso ne è la dimostrazione: questo robot (come afferma egli stesso) è programmato solo per registrare, mentre uccidere non rientra tra le sue funzioni. E’ un esempio di tecnologia innocua davanti alla quale lo scienziato della bomba non può che vergognarsi.

Infine Banner è cinico. Banner/Hulk è perennemente seguito da una videocamera del Registratore che riprende ogni secondo della vita dei due e che, su richiesta di Banner, può proiettare le immagini registrate. Fra queste immagini ci sono i continui attacchi a Hulk da parte di migliaia di scarafaggi: ogni volta gli divorano le carni, lo spolpano, ma Hulk riesce sempre a sopravvivere grazie ad un potere di guarigione che gli rigenera il corpo. Sono le sequenze che Banner ama rivedere, provando gusto - un gusto tutto scientifico - nell’osservare Hulk che viene mangiato lentamente, poco per volta, e che infine si ricostituisce. Il picco più estremo, crudele e disumano della vivisezione.

Peter David suggerisce che il vero mostro non è Hulk ma lo scienziato. Cosa ha fatto Bruce Banner - una delle menti più brillanti della Terra - per i suoi simili? Ha inventato una bomba devastante, contribuendo alla distruzione del pianeta, ed ora che si ritrova, solo, di fronte alle conseguenze del suo lavoro, non dà segno di essersi pentito. In un crescendo di pessimismo e sfiducia, Peter David ritrae come cinico, presuntuoso, malvagio e violento quello che dovrebbe essere, grazie alla sua intelligenza, uno degli uomini migliori.
Alla fine del fumetto Banner muore e finalmente si realizza uno dei grandi desideri di Hulk: avere il proprio corpo solo per sé senza doverlo condividere con l’odiato, debole, insignificante scienziato. Dovrebbe trattarsi di una vittoria per Hulk ma non è così, perché il gigante è triste ora che è l’ultimo uomo sulla Terra. Perfino il mostro verde riesce a provare un po' di quell'amore di cui Bruce Banner, e come lui tutti gli altri uomini, non è mai stato capace, nemmeno dopo avere annientato la Terra.

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